Ikigai

Ikigai

La vita della lunga vita

Avrai una vita lunga e felice se trovi e vivi col tuo IKIGAI.

Ikigai è un concetto che ha origine nel significato della felicità in una vita piena.

Il termine nasce dall’Isola di Okinawa in Giappone dove ci sono centenari che favoriti dal clima e dalla dieta e da altri fattori godono di una vita lunga e felice.

Ikigai significa iki (vitalità o vita) e kai (il frutto o il risultato) e pertanto è il risultato dell’unione tra cià che ami fare, ciò che il mondo necessita, le cose per cui puoi essere pagato e ciò che sei bravo a fare.

L’obiettivo è trovare il collegamento tra tutti e 4 i componenti che trovi nello schema qui sotto e ciò ti aiuterà ad avere una vita bilanciata e felice. In Giapponese non esiste una parola per “pensione” o “ritiro dal lavoro”, proprio perchè se trovi il tuo IKIGAI non vorrai mai smettere di fare ciò che fai, per una forte motivazione interna.

Ci sono 5 zone al mondo chiamate zone blu tra cui Okinawa, la Sardegna, Loma Linda in Califronia, la penisola Nicoya in Costa rica e Ikaria in Grecia, dove ci sono ultra centenari che hanno una vita lunghissima per il clima, gli esercizi, il cibo sano e perché hanno uno stile di vita sano.

Ci sono differenti teorie per le quali una persona può vivere per sempre o sino ad un certo limite (gli scienziati dicono al massimo 120 anni), ma ciò che conta è che ciò che accomuna i centenari è una vita attiva, in un ambiente esterno sano che non deteriora la salute mentale.

Secondo gli studiosi la dieta degli abitanti di Okinawa è ricca di antiossidanti e loro fanno regolare movimento:

  • mangiano molte verdure;
  • frutta e verdura sono servite per almeno 5 porzioni al giorno;
  • mangiano cereali naturali; (mangiano tofu, soia, alghe nori, carote, zuppe di miso, patate dolci etc…una dieta molto simile alla macrobiotica)
  • consumano zucchero di canna;
  • usano poco sale;
  • l’assunzione di calorie è limitata;
  • fanno yoga, meditazione e praticano tai chi che hanno diversi effetti positivi nella vita delle persone.

Gli esercizi anti aging che ti possono aiutare sono: imparare una nuova competenza, giochi di società, lezioni di ballo o insegnamento. Lo stress al contrario è una delle prime cause dell’invecchiamento precoce.

Quali esercizi sono stati studiati come anti ossidanti?

  • fare almeno 20 minuti di camminata al giorno
  • fare le scale anzichè prendere l’ascensore;
  • partecipare ad attività sociali utili;
  • rimpiazzare cibo spazzatura o già pronto con frutta e verdura fresca;
  • avere le giuste ore di sonno;
  • si intenzionale circa le tue abitudini giornaliere.

Ritornando all’ikigai, quando tu sai perché fai qualcosa, poi lo fai meglio.

Ci sono diverse vie per capire quale è il tuo Ikigai, perchè se non lo abbracci, sei costretto/a ad una vita di frustrazione e rabbia. lo psichiatra Viktor Frankl ha studiato a lungo questo tema nella logoterapia e lo stesso ritiene che sia importante:

  • osservare e capire perchè sei nella vita;
  • sii flessibile nella tua ragione di vita (se sei vincolato ad una carriera, ad un ruolo o al giudizio degli altri, non lo troverai mai);
  • non lamentarti sempre perchè è controproducente;
  • imparare a sorridere e far sorridere;
  • non dimenticare che hai tu il controllo delle tue azioni (lo psichiatra Frankl lo sa bene perchè è sopravvissuto ad un campo di concentramento, proprio sperando ed immaginando la libertà, in quanto l’immaginazione era l’unica cosa che non avrebbero potuto togliergli i tedeschi);

Un altro modello che può aiutarti a capire la tua missione di vita è la terapia MORITA creata dallo psichiatra e filosofo giapponese Shoma Morita e che consiste in queste fasi:

  • accetta i tuoi sentimenti;
  • fai quello che senti di dover fare;
  • capisci il tuo proposito di vita.

Per Morita occorre prendersi tempo (anche un anno sabbatico) in cui isolarsi dal mondo e poi quando si è pronti buttarsi in ciò che si sente ci fa stare bene (il suo processo prevede diverse domande ed azioni in differenti settimane).

Scoprire il tuo Ikigai significa identificare il tempo in cui sei felice e ti dimentichi di tutte le preoccupazioni. Per lo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi si raggiunge nello “stato di flusso”, inteso come il momento in cui sei pienamente immerso in qualcosa, da non accorgerti del flusso del tempo. Per raggiungere lo stato di flusso occorre:

  • avere un obiettivo;
  • avere il possesso pieno delle proprie capacità;
  • sapere il proprio livello di abilità;
  • avere uno scopo in mente;
  • identificare gli ostacoli insormontabili;
  • identificare risorse e competenze per una attività;
  • bloccare le distrazioni.

Per raggiungere lo stato di flusso, l’autore consiglia di:

a) scegliere un compito con un livello di difficoltà risolvibile;

b) avere in chiaro in mente il risultato che si vuole ottenere;

c) focalizzarsi sui compiti;

d) non cadere nel multitasking.

Come si fa a capire cosa ci fa bene e quindi è la nostra missione su questa terra?

Anzitutto poniti le seguenti domande:


Che cosa ami, qual è la tua passione?

Questa è una domanda fondamentale da porci che può essere lo stimolo fondamentale e il vero “motivatore” della nostra esistenza anche e soprattutto nel mondo moderno quando spesso siamo portati invece a concentrarci sulla soddisfazione troppo rapida di desideri spesso del tutto materiali. Chiedetevi dunque: cosa mi piace veramente? Cosa farei se non avessi il problema di dover guadagnare e potessi davvero seguire il mio cuore in completa libertà?

In cosa sei bravo?

Questa potrebbe essere la domanda chiave per tirare fuori la propria vocazione. Per molti, la risposta può essere la stessa della prima domanda ma per altrettanti non lo è. Si tratta di una questione più pratica e meno emotiva, perché tutti sappiamo, almeno in parte, per cosa siamo portati. Passione e talento non sempre coincidono: potremmo ad esempio voler essere un attore perché magari questa è la nostra passione ma ci troviamo spinti ad essere invece un organizzatore di spettacoli perché è ciò che facciamo meglio. Questa è la nostra vocazione.

Cosa vuole il mondo da te?

Questa è probabilmente la domanda più difficile. In sostanza si tratta di capire qual è la vera missione o compito che abbiamo sulla terra. Quel qualcosa utile non solo a noi stessi per evolvere ma che aiuterà anche gli altri e il pianeta stesso a diventare un posto migliore.

Con cosa puoi procurarti da vivere? Qual è la tua professione?

L’ultima domanda è la più pratica e anche abbastanza semplice perché tutti (o quasi) ad un certo punto della propria vita hanno dovuto lavorare per potersi procurare i soldi necessari a vivere.

Unitamente a queste domande, il libro suggerisce una strategia di azioni parallele:

a) si proattivo, ossia prevedi possibili errori o fallimenti e col presagio dell’accadimento più difficile o di uno scenario disastroso, agisci comunque (ovviamente non in modo malsano, ma prevedendo possibili esiti negativi rispetto alle tue imprese, cambiamenti o trasformazioni);

b) si resiliente ai mutamenti della vita, sapendo che nulla è permanente nella vita (nè la salute, nè la malattia, nè le cose materiali)

c) fai cose che danno valore alla vita e aggiungono qualcosa al mondo;

d) mangia meno di quanto richiede il tuo corpo;

e) crea rapporti di qualità con persone positive e con le quali potete crescere insieme;

f) sorridi spesso: ti aiuta ad avere più amici e trovi più porte aperte;

g) connettiti con la natura per ricaricare le batterie;

h) mantieni una attitudine di gratitudine;

i) fai che ogni giorno conti e lascia al passato il passato;

l) scopri le tue passioni dalle piccole cose che ami fare ogni giorno osservandoti;

m) mantieni sempre una attitudine alla gratitudine.

Settimana prossima trovi il link agli esercizi pratici su come trovare il tuo ikigai.

Commenta se ti è piaciuto e scrivimi un libro di cui vorresti il riassunto qui.

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