

Il classico più efficiente dal quale sono state tratte le regole per persone di successo e che di recente ha cercato di copiare Ryder Carrol creando però un originale metodo di journaling dato dal suo bullet journal
Il segreto delle regole sono tre cerchi concentrici che uniscono la conoscenza sul che cosa e perché, la capacità sul come ed il desiderio inteso come intenzionalità e volere.
Secondo Covey è importante avere in equilibrio il successo privato e pubblico perché solo questo crea un fenomeno di interdipendenza che rende veramente efficaci delle persone.
Le 7 regole di Covey per persone altamente efficaci nella vita
Vediamo quindi le regole che lui ne ha tratto, cercando però di darne un significato pratico e da tutti utilizzabile in ogni momento della vita.
Esser proattivi
Le persone reattive si trovano sempre in balia delle cose e dicono non posso farci nulla, sono fatto così, non posso, devo farlo, se potessi le persone proattive considerano le alternative, possono scegliere un approccio di verso, controllano i sentimenti, scelgono, preferiscono e vogliono.
Occorre pertanto capire le nostre sfere di influenza e di coinvolgimento perché ci facciano capire cosa è importante per noi.
Il modello migliore è la sfera dei settori della vita: il danaro, il lavoro, i beni, il piacere, le persone, la famiglia, il coniuge.
Bisogna capire quali sono le nostre sicurezze, quale è la direzione nella bussola che ci deve guidare per tenere tutto in equilibrio, la conoscenza ci aiuta a capire che cosa ci può aiutare ad andare avanti e sfruttar ei nostri talenti, il potere è limitato a quanto diamo importanza nella vita.
Dobbiamo capire cosa significa ogni cosa per noi: il danaro il lavoro i beni e cosa ci da piacere, cosa ci da forza, cosa ci aiuta a centrarci su di noi.
Sulla base di questo principio potremmo creare la matrice del tempo dell’importante, urgente, importante urgente e non urgente, non importante ma urgente e non importante urgente. Ad esempio, abbiamo urgenti problematiche con crisi e progetti a scadenza, dobbiamo pianificare nuove attività di rinnovamento e crescita, dobbiamo ridurre le telefonate, le mail, le interruzioni e dobbiamo cercare di capire quali sono le perdite di tempo e gli eccessi.
Molte volte si rischia di mettere tutto nel quadrante importante ed urgente e poi in quello non urgente e non importante, così che appena arriva un imprevisto o qualcosa che andava programmato e non è stato fatto, crolla tutto il sistema vitale di una persona.
Per tale motivo è importante capire le conseguenze su di noi per una cattiva programmazione.
In base al ruolo che ci siamo dati, allora possiamo stabilire gli obiettivi e quindi in base a quelli la programmazione dell’obiettivo e quindi una gestione per blocchi di tempo della nostra settimana che è l’unico modo per far combaciare i quadranti delle sfere della vita con le azioni concrete e rendere efficaci ogni nostre decisioni nel tempo.
Comincia pensando alla fine
Ogni volta che decidi un nuovo progetto penso non solo all’obiettivo ma a cosa realmente vorresti ti portasse quell’obiettivo e quindi che conseguenza ha rispetto alla tua scala dei valori ed al lavoro che hai fatto nel punto precedente. E’ importante fare un progetto realistico avendo obiettivi chiari, determinati, precisi ed efficaci. Devi creare pertanto un percorso concreto, a breve, medio e lungo termine che ti consenta di portarti alla fine per cui hai iniziato. Devi chiederti perché hai iniziato, cosa ti ha portato fa farlo, cosa vuoi che ti arrivi nella vita e perché. Ragiona sul perché e lavora sul come. Se vai avanti dimenticando il perché o non correggi man mano il tiro mentre cresci personalmente (o in base a ciò che accade) non sarai mai una persona efficace e non riuscirai nelle tue imprese.
Covey parla della missione di intenti, una sorta di sigillo, in cui la persona indica ciò che è in poche righe ciò che vuole essere, ciò che vuole diventare con quello il suo percorso e cosa si prefigge. Ognuno deve avere intenzionalmente chiaro l’intento di ciò che vuole arrivare ed averlo sempre in mente come spunto motivazionale.
Dai precedenza alle priorità
Devi avere bene in mente cosa veramente conta e quindi devi essere capace non solo di darti obiettivi e pianificare, ma devi anche darti delle priorità su ciò che è importante ed urgente per raggiungere lo scopo rimanendo centrato ed intenzionale.
Covey spiega che solitamente le persone mettono tutto nel quadrante dell’importante ed urgente mentre il resto nel non importante e non urgente, così che si arriva o a procrastinare tutto o a sovraccaricarsi di impegni e basta che ci siano imprevisti o altre situazioni perché tutto il sistema crolli.
Per questo lui suggerisce di agire in tre fasi:
L’inventario mentale
La prima è quella dell’inventario mentale, in cui sostanzialmente ti crei l’elenco di ciò che comunque sai di dover fare (famiglia, personale, lavoro, attività extra ed hobby);
Quadranti di Covey/Eisenhower
la seconda è quella di inserire nei quattro quadranti le cose che devi fare in base alla scala di priorità;
I blocchi di tempo
la terza è quella di iniziare in modo costante e continuativo a programmare il tutto in modo da non creare blocchi settimanali di impegni che tengano conto delle priorità e delle cose che invece ti distolgono da esse
Pensa vinci vinci
Nell’universo c’è abbondanza per tutti. Molti credono che se altri raggiungono obiettivi loro ne sono tagliati fuori, mentre altri che è meglio retrocedere per non arrivare a ferire altri. Sostanzialmente la soluzione è l’interdipendenza dove io vinco se tu vinci. Nelle relazioni significa che ci deve essere un conto corrente emozionale dove entrambi i partner sono in bilancio o solo in temporaneo sbilancio, nelle aziende che il lavoro del team è quello che fa crescere e vincere tutti. Sostanzialmente il messaggio che viene dato è che se per qualcuno che per te è importante qualcosa è indispensabile quella cosa deve diventare indispensabile anche per te quanto lo è per lei. Quando una persona vince ciò non deve portarti a pensare che in questo modo vi sia una sostanziale opportunità per te di crescere e darti da fare cercando di tradurre il rapporto in un modo che si possa trarre tutti vantaggio dalla vittoria di un soggetto. Molti invece vivono col senso della battaglia e della vittoria e pensano che l’unico paradigma è vinco perdi perché non sarebbero mai soddisfatti e nel caso delle relazioni arrivano a manipolare. Gli insicuri invece arrivano a perdere sempre pur di plasmarsi verso altri non capendo che la reale forza del rapporto significa non uniformità ma complementarietà dei punti di vista.
Prima cerca di capire e poi di farti capire
Quando vuoi vendere qualcosa, offrire un servizio, cercare di conquistare una persona, non devi prima proporti ma capire cosa realmente desidera quella persona.
L’errore fondamentale di molte persone è quella di offrire e scrivere nuovi copioni senza realmente ascoltare i bisogni, le necessità e cosa realmente ti offra una persona. Sostanzialmente si arriva al punto in cui una persona smette di capire cosa realmente vuole il mercato, come lo vuole o cosa realmente chieda una persona per essere felice. Il problema di comunicazione nasce dal fatto che prima di tutto bisogna osservare ed ascoltare perché altrimenti non si arriverà mai a capire come raggiungere gli altri, cosa realmente cercano e come lo cercano.
In una parola: crea fiducia.
Non serve solo crearsi un obiettivo ed un percorso, restando intenzionali, ma occorre anche e soprattutto creare fiducia intorno a sé in modo che si diventi autorevoli in un determinato campo della vita. E’ importante infatti crearsi un raggio di persone che abbiano fiducia intorno a sé e per farlo occorre mantenere le promesse oppure retrocedere quando si capisce di non poterle mantenere, significa chiedere scusa, soddisfare i bisogni altri e cercare strategie di soluzioni interdipendenti nel pubblico e nel privato.
Sinergizza
E’ importante che però ogni attività che si compie vada a soddisfare bisogni reciproci, sia nel pubblico che nel privato. L’esempio di sinergia maggiore è stato quello della Microsoft con le case produttrici di pc e le stampanti. Creare una interfaccia del pc innovativa, ma non avere una rete di soggetti che in modo complementare avrebbero offerto il resto del servizio, non avrebbe consentito di creare il risultato che è stato ottenuto.
Occorre apprezzare le differenze anche nei rapporti e farne un punto di forza anche per risolvere i contrasti. Se si vedono in modo diverso le cose, occorre cercare di capire come è il modo di vedere altrui e cercare tra le alternative una soluzione nelle diverse prospettive che possa dare aria psicologica ad entrambi, scaricando energia negativa dal freno che possa far scattare critica, ansia e sgretolare dei rapporti.
Ciò che realmente conta è quello di creare un modo per di vivere interdipendente dove la sinergia è molto importante per contrastare le resistenze e le forze negative nel campo di forza che agiscono come blocco o fermo creando dei freni o rallentamenti al raggiungimento dei propri obiettivi.
Quando si ha a che fare con il cambiamento, ci sono spiriti competitivi, diversi modi di interpretare le cose in base ai vari copioni, da regole che si sono sviluppate e da altre attività che ti assorbono le energie.
L’effetto di tira e molla che risulta fuori comporta anche la difficoltà di accettare e comprender ei cambiamenti.
Bisogna lavorare per creare un sistema in cui ascoltando gli altri, si creino nuove intuizioni per trasformare forze frenanti in forze motrici che fanno decollare l’impresa.
L’entusiasmo del movimento ascensionale crea una nuova cultura fresca che porta a nuove opportunità creative.
Rinnovamento. Affila la lama.
Ogni volta che si è capito che quella è la strada e sono state metabolizzate le regole precedenti non bisogna fermarsi.
Devi essere costante e perseverante ed ogni volta che capisci che stai sbagliando od altri stanno facendo meglio di te sospendi per poco riflettendo su come modificare il tuo percorso, piano o progetto per essere più efficace ed trovare il risultato voluto.
Puoi anche chiedere aiuti, trovare persone specializzate, fare brevi corsi, qualsiasi cosa che ti consenta di capire quale era il punto debole del tuo piano o dove hai sbagliato.
L’importante è capirlo e poi creare una continua fonte di rinnovamento personale e delle proprie risorse.
Per concludere, cerca di essere una persona interdipendente, che crede nell’abbondanza e che crede in sé stessa.